Pilates e Osteoporosi


L’osso è il tessuto che sostiene il peso del corpo e ne facilita i movimenti, fornendo ai muscoli l’inserzione per agire. Si tratta di un tessuto estremamente rigido, in grado di sopportare carichi elevati e sollecitazioni meccaniche. Nonostante la durezza e l’apparente staticità, è estremamente dinamico e va incontro ad un continuo rimodellamento. Lo scheletro, infatti, cresce in maniera rapida durante l’adolescenza, diviene maturo tra i 20 e i 30 anni, in cui si raggiunge il picco di massa ossea, e a partire dai 40 anni va incontro ad una fisiologica e progressiva demineralizzazione che continua per tutta la vita e nella donna subisce un’accelerazione negli anni post-menopausali. Quando tale demineralizzazione supera il 25% si è in presenza di osteoporosi. L’osteoporosi è definita come una malattia multifattoriale dello scheletro caratterizzata non solo da una riduzione della densità ma anche da un’alterazione microarchitetturale del tessuto osseo, che diventa estremamente fragile. In genere l’osteoporosi decorre in totale assenza di sintomi; la comparsa del dolore,  si verifica soltanto in seguito a fratture, che rappresentano la manifestazione clinica della malattia.  L’osteoporosi è 3 volte più frequente nella donna rispetto all’uomo, tuttavia la sua frequenza e rilevanza nell’uomo sono tutt’altro che trascurabili. La demineralizzazione può essere localizzata ad alcuni distretti oppure diffusa e può comparire come patologia primitiva o secondaria ad altre malattie o all’assunzione di alcuni farmaci. Le forme primitive sono le più diffuse; tra queste si distingue un’osteoporosi post-menopausale e un’osteoporosi senile.

L’attività fisica è la migliore arma preventiva e curativa per l’osteoporosi. Infatti le contrazioni muscolari che si hanno durante l’esercizio esercitano sui punti di inserzione ossei una forza meccanica che stimola la deposizione di nuova matrice ossea; l’osso diventa più forte in risposta a stress meccanici diretti. L’utilità dell’attività fisica nella prevenzione e nel trattamento dell’osteoporosi è sostenuta anche dal fatto che questa malattia è una “patologia da disuso”: l’immobilizzazione prolungata comporta infatti una perdita di calcio e di minerali nelle ossa.

L’intervento terapeutico nel soggetto osteoporotico ha 2 obiettivi:

– rallentare il più possibile il processo di demineralizzazione ossea

– ridurre il rischio di cadute e il conseguente rischio di fratture

Il pilates risulta particolarmente idoneo perché:

-permette un lavoro muscolare contro resistenza in totale assenza di stress articolari

– consente di modulare l’intensità degli esercizi sulla base dei valori densitometrici e secondo una progressione graduale

– attraverso esercizi in estensione e la ginnastica respiratoria contrasta l’irrigidimento della colonna vertebrale e della gabbia toracica, prevenendo l‘ipercifosi senile

– migliora l‘elasticità muscolare e la mobilità articolare

– migliora l’equilibrio, fondamentale per la prevenzione delle cadute

– migliora la destrezza e la coordinazione, necessarie per ridurre, in caso di caduta, gli effetti negativi del trauma

– migliora la postura, decomprimendo la schiena

Tra le varie proposte è tuttavia preferibile optare per lezioni individuali o semiprivate, che consentono la personalizzazione del lavoro e permettono di eseguire gli esercizi su appositi lettini che garantiscono comfort, sicurezza e massima efficacia

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